
MAGAZZINIOZ
E IL LAVORO
COME QUOTIDIANITÀ
CHE CURA
BILANCIO SOCIALE MAGAZZINIOZ 2024
Identità
- MagazziniOz
- Impresa sociale
- Il processo di inserimento lavorativo
- Il Palazzo Costa Carrù della Trinità: da abitazione nobiliare a luogo di promozione sociale
- I MagazziniOz e l’Agenda 2030
- La cornice normativa: evoluzioni verso una società più equa
- “Volevo essere un duro”
- Le nostre reti
- I nostri stakeholder 2024
Persone
Cosa abbiamo fatto
La dimensione economica
Altre informazioni e monitoraggio
Identità
MagazziniOz
I MagazziniOz nascono nel 2014 come un progetto dell’associazione CasaOz, ora FondazioneOz ETS, per dare continuità all’esperienza dei bambini e dei ragazzi di CasaOz offrendo un sostegno continuativo anche nei loro passi verso la vita adulta.
Gestiti dall’impresa sociale “Magazzini scs”, essi sono un ristorante, una caffetteria, un emporio: un luogo di formazione e inserimento professionale per persone con disabilità, persone migranti e svantaggiate, con il fine di contribuire ad una società più inclusiva, sana e felice.
L’intento dei MagazziniOz è infatti quello di fare utile per il sociale, ovvero fare impresa migliorando, direttamente e indirettamente, la qualità della vita delle persone, contribuendo alla costruzione di una società più sana, sicura, sostenibile e felice.
Essi hanno nel tempo sviluppato, strutturato e consolidato un proprio modello operativo articolato in tre anime:
- Formazione ed inserimento lavorativo interno sempre nel duplice aspetto di mantenimento dei lavoratori già inseriti e inserimento di nuovi, sia finalizzati all’assunzione interna sia con un obiettivo di approfondimento conoscitivo e di orientamento ed eventuale invio a servizi o a corsi di formazione specifici;
- Formazione ed inserimento lavorativo esterno (presso aziende) sia per l’inserimento di nuovi beneficiari sia per il mantenimento dell’occupabilità dei lavoratori già inseriti;
- Attività di “sportello di ascolto, orientamento e invio” (anche con riferimento al progetto “La persona al Centro”), rivolto sia ad individui in situazione di svantaggio sia ad aziende che vogliono comprendere ed eventualmente inserire personale e/o formarsi sull’inserimento di lavoratori svantaggiati.
L’attività di progettazione con CasaOz è centrale nell’esperienza dei MagazziniOz e ha permesso nel tempo sinergie e arricchimenti reciproci, ma soprattutto esperienze di valore e qualità per bambini, giovani e adulti: anche il lavoro è Quotidianità che Cura!
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Impresa sociale
L’Impresa Sociale è un ente privato che esercita in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro e per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale ed è una qualifica giuridica automatica per le Cooperative Sociali. È regolamentata dal decreto legislativo 112/2017 e ha la possibilità di ripartire gli utili e gli avanzi di gestione, seppure in forma limitata.
Un’Impresa Sociale può svolgere solo le attività di interesse generale previste dalla legge, attività tra le quali segnaliamo i servizi finalizzati all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone svantaggiate.
Si intende svolta in via principale l’attività d’impresa d’interesse generale per cui i relativi ricavi sono superiori al 70 % dei ricavi complessivi. È inoltre considerata di interesse generale – indipendente dal suo oggetto – l’attività di impresa nella quale, per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, sono occupati lavoratori molto svantaggiati e le persone svantaggiate o con disabilità, nonché persone beneficiarie di protezione internazionale, persone senza fissa dimora che versano in condizione di povertà tale da rendere impossibile reperire e mantenere un’abitazione in autonomia
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Il processo di inserimento lavorativo
L’intero processo di selezione, formazione, inserimento lavorativo e mantenimento del lavoro si può sintetizzare in quattro macro-fasi:
- Analisi del contesto
- Analisi del fabbisogno aziendale;
- Confronto con i servizi territoriali;
- Preselezione dei candidati;
- Approfondimento diagnostico-valutativo dei candidati;
- Matching candidati-posizione aperta;
- Fase di inserimento lavorativo
- Orientamento e formazione per lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali;
- Consulenza per adempimenti normativi;
- Prova lavoro;
- Formazione in itinere;
- Inserimento lavorativo;
- Monitoraggio;
- Valutazione finale e ricollocazione
- Valutazione del percorso;
- Definizione della ricollocazione;
- Collaborazione con enti/aziende;
- Mantenimento del lavoro
- Monitoraggio settimanale;
- Gestione crisi;
- Gestione cambiamenti e Problem solving;
TEMPI:
Tutoraggio: 2 ore a settimana per un “vecchio” inserimento, 6 ore a settimana per un “nuovo” inserimento.
Cucina: 5 persone per un totale di 117 ore settimanali
Sala: 5 persone per un totale di 90 ore settimanali
Pulizie: 1 persona per un totale di 20 ore settimanali
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Il Palazzo Costa Carrù della Trinità: da abitazione nobiliare a luogo di promozione sociale
Il Palazzo Costa di Carrù della Trinità, uno dei complessi nobiliari più grandi ed eleganti di Torino, fu commissionato dal conte Vittorio Amedeo Costa di Carrù e Trinità, viceré di Sardegna, al termine del suo mandato e inaugurato nel 1763.
Situato nel quartiere Borgo Nuovo, il palazzo fu progettato dall’architetto Renato Birago di Borgaro, che realizzò un’imponente struttura caratterizzata da un grande scalone in marmo, decorato con trompe-l’oeil in stile classico e un soffitto a padiglione con stucchi geometrici. L’ingresso aulico e lo scalone affrescato conducono al piano nobile, dove si trovano la splendida sala d’onore e le camere principali, arricchite da pavimenti storici e decorazioni che mescolano elementi neoclassici e rococò. Nella corte interna, si erge una scultura che raffigura Ercole in lotta con il leone Nemeo.
Il palazzo si inserisce nel quartiere Borgo Nuovo che, pur chiamato “nuovo” dal 1620, non era in realtà recente al momento della sua inaugurazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio subì ingenti danni a causa dei bombardamenti, in particolare l’8 dicembre del 1942, quando fu colpito da bombe sganciate dalla RAF. Nonostante i danni, il palazzo ha conservato il suo aspetto originario e rimane oggi un simbolo della storia della città.
Nel corso degli anni, il Palazzo Costa di Carrù si espanse e divenne un centro di assistenza, una sorta di “Polo del Terzo settore” ante litteram. Ospitò infatti il “Ricovero delle figlie della Misericordia” e l’istituto “Ritiro Alfieri”, impegnati nell’assistenza alle giovani in difficoltà. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo ospitò anche l’Educatorio della Provvidenza.
I MagazziniOz con la loro specificità portano un’ulteriore evoluzione nella storia di questo luogo, sempre nel solco di una forte vocazione sociale.
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I MagazziniOz e l’Agenda 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs.
I MagazziniOz seguono e si ispirano all’Agenda 2030 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e, più precisamente, agli obiettivi:

Sconfiggere la povertà porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo. I MagazziniOz, offrendo lavoro a persone svantaggiate, riducono un tipo di povertà che spesso non viene considerato, offrendo loro uno stipendio e una professione.

Istruzione di qualità, assicurare un’istruzione di qualità, equa e inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. I MagazziniOz quotidianamente formano ragazze e ragazzi svantaggiati, una formazione professionale di livello e spendibile in altri contesti.

Lavoro dignitoso e crescita economica. Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Attraverso un’offerta di qualità, i MagazziniOz garantiscono lavoro a più di 15 persone e intendono svilupparsi economicamente per estendere i benefici ad altri soggetti.

Imprese innovazione e infrastrutture. Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. Il modello di impresa sociale dei MagazziniOz cerca sempre di innovarsi.

Ridurre le disuguaglianze. Offrire lavoro a persone svantaggiate permette all’impresa sociale dei MagazziniOz di ridurre quotidianamente le disuguaglianze che spesso vi sono nei confronti di soggetti diversamente abili e migranti.

Consumo e produzioni responsabili, garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. Le materie prime del ristorante dei MagazziniOz e i prodotti in vendita all’emporio derivano tutti da un processo di scelta definito e attento all’impatto ambientale e sociale delle produzioni.

Partnership per gli obiettivi. I MagazziniOz incoraggiano e promuovono efficaci partenariati tra soggetti pubblici, pubblico-privati e società civile, basandosi sull’esperienza accumulata e sulle strategie di rete.
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La cornice normativa: evoluzioni verso una società più equa
I MagazziniOz si propongono di offrire a persone fragili reali opportunità di inserimento lavorativo e di accompagnamento alla vita indipendente, in linea con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Vi è quindi un lavoro costante in termini di aggiornamento, sia a livello operativo che formativo, per adeguarsi ai cambiamenti e alle innovazioni della cornice normativa in materia di disabilità, con l’obiettivo di migliorare gli interventi rivolti alle persone con disabilità. Nel 2024, nella direzione di una società più inclusiva, i principali decreti di interesse sono stati i seguenti:
- D.lgs, 30-06-2024, n. 62., che attua l’articolo 1, comma 5, lettere a), b), c), d) e h), della legge 22 dicembre 2021, n. 227, per assicurare alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità, per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti.
Le disposizioni del presente decreto sono finalizzate a garantire, in coerenza con la Convenzione delle azioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva con legge 3 marzo 2009, n. 18, l’effettivo e pieno accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei supporti, dei benefici e delle agevolazioni, anche attraverso il ricorso all’accomodamento ragionevole e al progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato secondo i principi di autodeterminazione e non discriminazione.
Viene definita persona con disabilità “chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base“.
L’articolo 4 “Terminologia in materia di disabilità” prevede una attenzione al linguaggio comune:- la parola: «handicap», ovunque ricorre, è sostituita dalle seguenti: «condizione di disabilità»;
- le parole: «persona handicappata», «portatore di handicap», «persona affetta da disabilità», «disabile» e «diversamente abile», ovunque ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con disabilità»;
- le parole: «con connotazione di gravità» e «in situazione di gravità», ove ricorrono e sono riferite alle persone indicate alla lettera b) sono sostituite dalle seguenti: «con necessità di sostegno elevato o molto elevato»;
- le parole: «disabile grave», ove ricorrono, sono sostituite dalle seguenti: «persona con necessità di sostegno intensivo».
- D.lgs. 13-12-2023, n.222 che concerne le Disposizioni in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della legge 22 dicembre 2021, n. 227;
- D.lgs. 05-02-2024, n. 20 che sigla l’Istituzione dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo;
- D.lgs. 03-05-2024, n.62, Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l’elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato.
I MagazziniOz da sempre adattano il proprio funzionamento a quelle che sono le normative vigenti, garantendo inoltre una costante formazione del personale staff sul tema. L’approccio innovativo e all’avanguardia dei MagazziniOz ha spesso anticipato la cornice normativa nel supportare le biografie delle persone incontrate.
Identità
“Volevo essere un duro”
Ad oggi, le persone con disabilità rimangono un gruppo particolarmente vulnerabile nelle nostre società e, purtroppo, molte di loro sono soggette a situazioni di marginalizzazione. Questa situazione diviene ancora più evidente quando si analizza la realtà socio-economica. Come recentemente evidenziato in un nostro approfondimento, nei paesi dell’Unione Europea il 21% delle persone con disabilità risulta esposto a povertà o esclusione sociale, un dato preoccupante che si confronta con il 14,8% delle persone senza disabilità[1].
Per gli adolescenti e i giovani non vi è adeguata preparazione alla vita adulta e orientamento al lavoro e percorso scolastico. Nella fascia di età 15-20 anni in cui ci si prepara alla vita adulta, né scuola, né i ragazzi, né le famiglie hanno informazioni circa il dopo-scuola, specialmente per chi è in situazione di svantaggio. I ragazzi non sono preparati ad affrontare esigenze che emergeranno, né vi sono percorsi di orientamento e supporto alla transizione in quella fase. Spesso sia la scuola che le famiglie mancano degli strumenti adatti. Ne conseguono sia una ridotta capacità, e quindi libertà di scelta, sia un alto grado di esclusione sociale e lavorativa. Un’occasione privilegiata per l’acquisizione di abilità spendibili nel mondo del lavoro è rappresentata dai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), le cui Linee Guida sono state pubblicate con il DM n. 774 del 4 settembre 2019[2]. La realtà, tuttavia, restituisce che tali percorsi sono spesso vissuti come compito da assolvere, e quindi le potenzialità non vengono colte e ne conseguono facilmente incapacità di ricerca e quindi abbandono, frustrazione.
La difficoltà ad accedere al mondo del lavoro riguarda i NEET (Not in Education, Employment or Training) e gli ELET (Early Leavers from Education and Training). In Italia, nel 2021 la quota di 18-24enni con al più un titolo secondario inferiore e non più inseriti in un percorso di istruzione o formazione è stimata al 12,7%, pari a 517mila giovani. Lo ha censito l’Istat, aggiungendo che nonostante l’Italia abbia registrato notevoli progressi sul fronte degli abbandoni scolastici, la quota di Elet resta tra le più alte dell’Ue (9,7%), inferiore solo a Spagna (13,3%) e Romania (15,3%); in Francia è al 7,8% e all’11,8% in Germania. In particolare, tra i giovani con cittadinanza non italiana, il tasso di abbandono precoce degli studi è oltre tre volte quello degli italiani: 32,5% contro 10,9%. Sempre nel 2021, in Italia, la quota di Neet sul totale dei 15-29enni è pari al 23,1%, in leggero calo rispetto alla crescita registrata nel 2020 per l’impatto della pandemia sull’occupazione, ma è 10 punti percentuali superiore a quella europea (13,1%). L’Italia, perciò, continua a registrare la più alta quota di Neet nella Ue27, decisamente più elevata di quella osservata in Spagna (14,1%), Francia (12,8%) e Germania (9,2%)[3].
[1] https://www.openpolis.it/e-ancora-lontana-linclusione-lavorativa-delle-persone-disabili/ gennaio 2023
[2] https://rivistedigitali.erickson.it/integrazione-scolastica-sociale/it/visualizza/pdf/2517
[3] https://www.bancadelpiemonte.it/in-italia-record-di-elet-e-neet/
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Le nostre reti
Il mondo Oz
FondazioneOz e i MagazziniOz, pur sviluppandosi su modelli diversi e perseguendo differenti obiettivi, hanno notevoli affinità. Entrambi i progetti si fondano sulla diversificazione del servizio e sull’esigenza di rispondere alla complessità della domanda: così come FondazioneOz risponde, attraverso il suo progetto CasaOz, con servizi molteplici espressi da differenti difficoltà legate a tante malattie e storie diverse, i MagazziniOz intercettano necessità complementari ed altrettanto essenziali. La scuola, il pasto, i corsi, la formazione, il lavoro e altro, partendo proprio dalle richieste delle persone.
UNHCR Refugees 2018
L’Agenzia delle Nazioni Unite per le Persone Rifugiate (UNHCR) ha deciso di assegnare un riconoscimento alle aziende che in Italia si impegnano per favorire i processi di integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. Tale riconoscimento avviene attraverso il conferimento, ogni anno, del logo “Welcome. Working for refugee integration”.
Identità
I nostri stakeholder 2024
MagazziniOz
- Soci: CasaOz, Fondazione Sviluppo e Crescita (socio sovventore), CoopFond e CFI (soci finanziatori), Soci lavoratori (comprese persone con disabilità), Soci volontari
- Dipendenti non soci e collaboratori
- Volontari
Clienti
- In presenza e a distanza tramite eCommerce
Enti pubblici (finanziatori)
- Regione Piemonte – Fondo Regionale Disabili
Fondazioni
- Fondazione Compagnia di San Paolo
- Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo
- Reale Foundation
- Fondazione Piemonte Innova
Aziende
- Lavazza Group
- Cuki
- Pontevecchio srl
- Kiabi
- Mondoffice
- Guido Gobino
- Juventus F.C.
- Basket Torino
- Zyxel
- Giusti Eventi
- Grazia Prevete
- Marica Ceravolo
- Carlo Mazzini
Partners
- Comune di Torino
- Camera di Commercio di Torino
- Fondazione Time2
- HST Human Science and Technologies (HST), infrastruttura di ricerca dell’Università di Torino
- Associazione A.I.R. Down
- Associazione Rubens
- Authos S.p.A.
- Cepim
- Circolo del Design
- Cooperativa Gerico di Novara
- Cooperativa Orso
- Compagnia della Tartaruga – Genova
- Equilibra
- FAL ENGIM
- ImmaginazioneLavoro
- L’Orto di Momi
- Mara dei Boschi
- Orti Generali
- Piazza dei Mestieri
- ISMEL (Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali)
Media
- Televisioni
- Giornali
- Web
Persone
Tutor formazione in servizio
Si tratta dei sous-chef che svolgono le azioni di accompagnamento ai ragazzi coinvolti nelle attività di cucina, delle referenti di sala che si occupano delle azioni di formazione in servizio e accompagnamento ai ragazzi coinvolti nelle attività di sala e caffetteria durante la giornata, della referente cene ed eventi che svolge le azioni di formazione in servizio e accompagnamento ai ragazzi coinvolti nelle attività di sala e caffetteria nelle ore serali o in occasione di eventi, delle referenti dell’accoglienza, dell’emporio di oggettistica e della segreteria. Le persone che lavorano in cucina si occupano della formazione in servizio e affiancano i ragazzi in formazione nelle attività di cucina, lavaggio piatti, pulizia, panificazione.
Persone
La normativa
La legge 381/91 (Disciplina delle cooperative sociali), all’art. 4, comma 3, stabilisce che le cooperative sociali che svolgono attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone con svantaggio abbiano uno sgravio totale dei contributi dovuti in relazione alle retribuzioni corrisposte alle persone con svantaggio di cui all’art. 4, comma 1 (invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di ospedali psichiatrici e giudiziari, soggetti in trattamento psichiatrico, tossicodipendenti, alcolisti, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiari).
Tipologia ed entità dell’incentivo: Aliquota contributiva, relativa alla retribuzione corrisposta al lavoratore, ridotta a zero (sgravio totale).
Cosa abbiamo fatto
Il Ramen: un viaggio in Giappone con Ojisan Carlo Mele
Nel corso del 2024 i MagazziniOz hanno dedicato due appuntamenti al Giappone.
Con Ojisan Carlo Mele, appassionato di cultura e cucina giapponese e creatore dal 2018 creazione del primo Anime e Manga Food d’Europa, si è realizzata infatti una serata all’insegna della cultura otaku, la passione per anime e manga giapponesi: clienti e avventori hanno potuto sperimentare alcune delle ricette più famose della cucina giapponese, presenti nel libro di Ojisan Fame da Otaku che esplora e racconta proprio le connessioni tra cibo giapponese e anime. Dopo la presentazione del libro, i partecipanti hanno assaporato diverse ricette viste in cartoni animati e film giapponesi.
L’appuntamento successivo è stato una cena in cui Ojisan ci ha accompagnati nuovamente alla scoperta della cultura e della cucina giapponese, lasciandoci ispirare dallo studio Ghibli e dal film dell’inimitabile Miyazaki.
Le iniziative hanno riscosso un bel successo e, in effetti, sempre più persone a Torino e nel mondo si interessano alla cultura giapponese. Film e anime, in particolare, da sempre affascinano lettori di tutte le età con le loro trame e avventura, ma anche con le ricette e i piatti che grandi e piccoli di tutto il mondo vedono cucinare e gustare ai loro personaggi preferiti.
Come racconta nel suo blog (https://ilramen.it/) Ojisan: delle varie ricette, il protagonista più emblematico ed indiscusso è proprio ramen!
La storia di questo piatto affonda le sue radici nel “lamian”, una zuppa cinese a base di spaghetti con brodo di ossa di maiale, carne e verdure.
Tuttavia, è stato grazie alle scoperte di Kikunae Ikeda e dei suoi allievi nel campo dell’umami, il “quinto gusto”, che il ramen ha acquisito una dimensione più complessa e raffinata. Questi studi hanno trasformato il ramen in uno dei piatti più tecnici della cucina mondiale, che richiede una conoscenza approfondita di processi chimici e fisiologici per raggiungere l’equilibrio perfetto nei sapori.
In Italia, la sua popolarità ha avuto una spinta decisiva nel novembre del 2008, quando la serie “Naruto” è andata in onda su Mediaset. Il protagonista, un appassionato di ramen, lo mangiava in ogni occasione, facendo nascere una curiosità collettiva che ha spinto molti a scoprire questo piatto tradizionale giapponese.
Oggi il ramen è un simbolo della cultura pop, non solo per gli appassionati di anime e manga, ma anche per chiunque sia affascinato dalla cultura del Sol Levante. Il suo impatto sulla gastronomia mondiale è evidente, con l’apertura di ristoranti specializzati in ramen in tutta Italia e oltre.
Non c’è fan di anime che non abbia almeno una volta desiderato assaporare una fumante ciotola di ramen, e questo piatto è ormai diventato un vero fenomeno culturale!
Cosa abbiamo fatto
Le cene del Gambero Rosso
Sulla scia del progetto “Glance: looking at otherness”, terminato nel i MagazziniOz hanno proseguito la collaborazione e lo scambio con il centro interdipartimentale di ricerca “Human Sciences and Technologies” (HST) dell’Università di Torino. L’HST nasce dall’integrazione sinergica tra scienze umane e sociali, informatica, neuroscienze cognitive e cliniche, con l’obiettivo di studiare il comportamento umano in contesti ad alta complessità, facendo uso di dispositivi tecnologici avanzati.
La collaborazione dei MagazziniOz con HST si inserisce in un percorso di ricerca innovativa finalizzata a esaminare le dinamiche relazionali nei contesti di diversità e inclusione, con particolare attenzione alla disabilità. I risultati di questa sinergia scientifica sono ancora attesi, ma si prevede che apportino contributi significativi per migliorare la comprensione dei processi psicologici, culturali e sociali che influenzano la percezione della disabilità.
Il progetto “Glance: Looking at otherness” è stato realizzato grazie al finanziamento della Camera di Commercio di Torino, che ha supportato la ricerca volta a indagare le interazioni tra persone con disabilità e il personale impiegato nel settore della ristorazione. In questo contesto, le competenze di diverse istituzioni e professionisti hanno reso possibile un’indagine interdisciplinare che ha coinvolto ricercatori e docenti delle Università di Torino, tra cui il Prof. Luigi Gariglio, referente scientifico del progetto, (Dipartimento Culture, Politica e Società) insieme alle professoresse e professori: Francesca Garbarini e Olga Dal Monte (Dipartimento di Psicologia), Franca Roncarolo e Davide Barrera (Dipartimento Culture, Politica e Società). Questi esperti hanno lavorato insieme per studiare le percezioni, i comportamenti e i pregiudizi impliciti che caratterizzano le relazioni tra la clientela e il personale con disabilità, con l’obiettivo di promuovere una maggiore inclusione sociale nel settore pubblico e commerciale.
Il progetto ha preso in esame in modo approfondito come le persone con disabilità possano essere percepite e trattate all’interno di contesti come i ristoranti, cercando di capire come i pregiudizi impliciti possano influenzare le dinamiche relazionali tra le persone con disabilità e quelle senza disabilità. Tra le metodologie utilizzate per l’analisi, è stato fondamentale l’uso di tecniche innovative come l’eye tracking, che ha permesso di monitorare i movimenti oculari dei partecipanti per rilevare reazioni involontarie nei confronti di stimoli relativi alla disabilità. Inoltre, è stato impiegato il poligrafo per misurare la conduttanza cutanea, un indicatore delle emozioni implicitamente vissute, e l’elettromiografia facciale per monitorare le espressioni facciali nei momenti di interazione.
Un altro strumento rilevante è stato l’Implicit Association Test (IAT), utilizzato per misurare i pregiudizi impliciti dei partecipanti, con lo scopo di individuare stereotipi nascosti che potrebbero influire sulla qualità dell’interazione. La combinazione di queste tecniche ha permesso di analizzare in modo dettagliato le reazioni psicologiche e fisiologiche durante le interazioni tra i partecipanti e il personale con disabilità, offrendo un quadro complesso e sfaccettato delle dinamiche sociali in gioco.
Un aspetto centrale della ricerca è stato l’esame delle dinamiche di cambiamento degli atteggiamenti nel tempo. I risultati hanno evidenziato che l’esposizione ripetuta a persone con disabilità, soprattutto in un ambiente lavorativo, può ridurre significativamente i pregiudizi impliciti, favorendo un clima di maggiore inclusività. Questo suggerisce che l’inclusione lavorativa di persone con disabilità non solo migliora la loro qualità della vita, ma può anche contribuire a modificare le percezioni sociali e a sensibilizzare la popolazione verso il superamento degli stereotipi.
Parallelamente, l’approccio etnografico ha permesso di osservare le interazioni in contesti reali, come ristoranti e altri ambienti di accoglienza, offrendo uno spunto pratico per comprendere come si sviluppano le dinamiche quotidiane tra clienti e personale con disabilità. L’integrazione di osservazioni sul campo con i dati psicofisiologici ha conferito alla ricerca una prospettiva unica, che non si limita solo all’analisi teorica, ma offre anche soluzioni pratiche per migliorare la qualità dei servizi offerti alle persone con disabilità. Inoltre, le osservazioni etnografiche hanno messo in evidenza come alcune dinamiche di discriminazione o di isolamento possano emergere anche in modo sottile e inconsapevole, richiedendo quindi interventi strutturati per promuovere una cultura inclusiva.
I dati raccolti hanno permesso di riflettere su quanto sia importante un cambiamento culturale che vada oltre la semplice legislazione, favorendo un ambiente in cui le differenze siano accolte senza pregiudizi. L’approccio interdisciplinare adottato nel progetto ha dimostrato che la disabilità deve essere affrontata da una molteplicità di angolazioni, considerando aspetti psicologici, culturali, sociali e fisiologici, per giungere a soluzioni che siano veramente efficaci nel lungo periodo.
Infine, il progetto ha messo in luce l’importanza del ruolo delle istituzioni, come la Camera di Commercio di Torino e l’Università di Torino, nel sostenere la ricerca e nell’orientare le politiche pubbliche e private verso un’inclusione attiva. Le scoperte ottenute grazie a questo studio offrono nuove prospettive per le politiche di inclusione lavorativa e sociale delle persone con disabilità, suggerendo che i contesti lavorativi inclusivi possono avere effetti positivi non solo sugli individui coinvolti, ma sull’intera società.
I risultati ottenuti sono un invito a continuare il lavoro di sensibilizzazione e di abbattimento dei pregiudizi, soprattutto nei settori come quello della ristorazione, dove le dinamiche di interazione quotidiane possono giocare un ruolo fondamentale nel promuovere la cultura dell’inclusione. La collaborazione tra scienza e pratica, tra esperti del settore e istituzioni, è una chiave fondamentale per costruire una società che riconosca e valorizzi effettivamente le differenze.
Cosa abbiamo fatto
Obiettivo sostenibilità
Particolarmente dal 2022, i MagazziniOz si sono posti l’obiettivo di valorizzare sempre di più il tema della sostenibilità nella scelta dei prodotti da commercializzare.
La sostenibilità è un concetto che si può leggere da differenti punti di vista ma che accomuna tutte quelle azioni finalizzate al raggiungimento del bene comune, in modo da assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.
Così i MagazziniOz cercano di valorizzare nelle proprie scelte la sostenibilità ambientale, diminuendo il peso ed il valore della plastica in generale e degli imballaggi usa e getta in modo particolare. Il dentifricio solido, ricaricabile, nella scatoletta di alluminio, i prodotti fatti in plastica riciclata e BPA free e gli involucri riciclabili che sostituiscono le pellicole trasparenti sono solo alcuni esempi di scelte che sono andate in questa direzione. Particolare attenzione si è data anche agli ausili per il trasporto del cibo: borse in tela per fare la spesa, contenitori per il pranzo al sacco e per i picnic.
L’esperienza di lavoro di CasaOz con i bambini si riflette anche nelle scelte “educative” di alcuni prodotti per l’infanzia, come le tovagliette per il pranzo che si possono colorare ma che non sono fatte di carta ma di un materiale che si può lavare, rendendo la tovaglietta riutilizzabile e ridisegnabile. Sono stati introdotti anche molti “giochi di una volta”: battaglia navale, labirinti in legno, rane che saltano, il tutto per proporre alternative divertenti e stimolanti a tablet e smartphone.
Inoltre, la selezione di giochi in vendita ai MagazziniOz è pensata per promuovere lo sviluppo della fantasia e creatività dei bambini e la capacità di mettersi in gioco con originali giochi di ruolo.
Sempre nell’ottica della tutela dell’ambiente l’Emporio ha ulteriormente ampliato la gamma di detergenti di origine completamente naturale, senza tensioattivi, sia per la cura della persona che per la pulizia della casa. In modo particolare, hanno fatto il loro ingresso molti prodotti naturali per la cura della persona: saponi, creme, balsami curativi per dolori, gonfiori, ustioni, punture di insetti.
Accanto a questa sensibilità, i MagazziniOz sono da sempre attenti alla ricerca di partner che ricerchino un necessario mix di qualità dei prodotti e di attenzione alle condizioni di lavoro dei dipendenti, in modo particolare delle fasce deboli. L’accento sul lavoro dignitoso per tutti è presente nella mission propria dei MagazziniOz e non può non essere ricercata e valutata tra i partner commerciali esterni.
Infine, rispetto al food, la scelta si è prevalentemente concentrata su prodotti locali, italiani o ancor meglio piemontesi. Ciò che viene acquistato dall’estero ha una qualità indiscutibilmente molto alta e non ha paragoni con prodotti italiani, e si presenta spesso come un’idea regalo unica. In generale, però, si privilegia il prodotto a chilometro zero.
Cosa abbiamo fatto
Christmas Box - Una sorpresa sotto l’albero…!
Durante il periodo natalizio, i MagazziniOz hanno riproposto con successo, la Christmax Box: un’opzione regalo allo stesso tempo deliziosa, utile e rispettosa dell’ambiente. Composta da prodotti di alta qualità selezionati con cura, la box includeva un preparato per plumcake, un vasetto di miele locale di apicoltura Vallera, due tipi di infusi di English Tea Shop e due gianduiotti della rinomata cioccolateria artigiana Guido Gobino, creati appositamente per CasaOz ETS.
Oltre a deliziare i palati, la Christmax Box è stata concepita con un forte impegno verso la sostenibilità. Presentata in una vaschetta di alluminio Cuki, è stata progettata per minimizzare l’impatto ambientale e promuovere il riciclo, trasformando anche la fascia di chiusura in utili chiudipacco riciclabili, seguendo le linee tratteggiate. Questo approccio permette di ridurre gli sprechi, ma offre ai destinatari anche un modo creativo per riutilizzare il materiale dell’imballaggio.
L’iniziativa rappresenta un’opportunità per sensibilizzare su temi importanti come la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale. Acquistando la Christmax Box, i clienti possono sostenere direttamente le attività di CasaOz, e contribuire a promuovere l’inserimento lavorativo di persone con disabilità e supportare l’emporio in un’epoca in cui la scelta di prodotti consapevoli è più significativa che mai.
Attraverso questa box, i MagazziniOz continuano a dimostrare come un semplice gesto natalizio possa trasformarsi in un potente strumento di cambiamento sociale, sostenendo la missione di inclusione di CasaOz e incentivando scelte più sostenibili. La Christmax Box è ormai diventata un esempio concreto di come i valori di qualità, cura e comunità possano essere integrati in ogni aspetto del nostro lavoro, rendendola “buona tre volte”: per chi la riceve, per il pianeta e per CasaOz ed i suoi bambini.
La dimensione economica
I Trend della Ristorazione in Italia
Si propone una piccola sintesi discorsiva del Rapporto Ristorazione 2025 realizzato da FIPE (https://www.fipe.it/wp-content/uploads/2025/04/CS-Rapporto-2025.pdf).
Il Rapporto Ristorazione FIPE 2025 dipinge un settore in moderata crescita, con segnali positivi rispetto al 2023, ma anche sfide ancora da affrontare. Il valore del settore è salito a 59,3 miliardi di euro, superando i livelli pre-pandemia, mentre i consumi sono aumentati a oltre 96 miliardi, seppur rimanendo inferiori del 6% rispetto al periodo precedente alla crisi sanitaria. Questo risultato è stato influenzato dal rallentamento economico generale.
Nel 2024, il numero di imprese è sceso a 328 mila, con una contrazione principalmente nei bar (-3,3%), a causa delle difficoltà legate ai cambiamenti nei modelli di offerta e a una crescente concorrenza. Nonostante ciò, il sentimento tra le imprese rimane positivo, anche se l’incertezza economica sta facendo rivedere le previsioni. I prezzi sono aumentati mediamente del 3%, un incremento inferiore rispetto al 2023, ma comunque superiore al tasso di inflazione generale.
Un aspetto positivo è l’incremento dell’occupazione, con 1,5 milioni di lavoratori nel settore, di cui oltre 1,1 milioni dipendenti, segnando una crescita significativa rispetto all’anno precedente. Tuttavia, la produttività non ha seguito lo stesso ritmo, con una flessione dello 0,5% rispetto al 2023. Un dato interessante riguarda la composizione della forza lavoro, con il 39,7% dei dipendenti sotto i 30 anni, ma anche un aumento degli over 50, che cresce del 10% rispetto al 2023.Le difficoltà nel reperire personale qualificato continuano a essere una delle principali problematiche, con un divario sempre maggiore tra domanda e offerta di competenze.
Il Presidente di FIPE, Lino Enrico Stoppani, ha sottolineato che il settore non ha ancora pienamente recuperato i livelli pre-pandemia e che tra le raccomandazioni per il futuro sarà cruciale lavorare sulla sicurezza contrattuale, la flessibilità organizzativa e la formazione professionale, con un’attenzione particolare verso i giovani.
Altre informazioni e monitoraggio
I progetti buoni per l’ambiente
Il non-spreco nel mondo | Lo studio delle culture gastronomiche del mondo ha portato ad apprezzare come in ogni paese i piatti fondamentali rispecchino l’importanza del non spreco.
Queste preparazioni hanno un valore educativo sia per il personale di cucina, che utilizza gli avanzi in tutte ricette, che per il pubblico, al quale si permette di scoprire sapori apparentemente inusuali ma sorprendenti nel diventare velocemente familiari.
Doggy bag | è possibile richiedere una scatola in materiale riciclabile che permette di portarsi a casa il cibo avanzato.
L’idea nasce dalla volontà di creare un’economia circolare che sensibilizzi i clienti a combattere lo spreco alimentare tramite il recupero e una maggiore attenzione alle eccedenze.
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